#Citizenkit 8: sentiamoci (democraticamente) liberi

 #Citizenkit 8 – 2022/2023: sentiamoci (democraticamente) “liberi”pdf

Nella cura quotidiana del “sistema immunitario” della democrazia - al cui contributo i giovani studenti oggi, adulti di domani, saranno presto pienamente chiamati - un ruolo capitale è giocato dall’esercizio di una cittadinanza consapevolmente partecipata: una pratica civica e civile della coesistenza organizzata - alla costante ricerca del miglior equilibrio possibile tra libertà individuale e sicurezza collettiva - che si è chiamati ad operare con un sano realismo, ma intriso dell’ottimismo della volontà.

Serve, vale a dire, imparare ad affrontare la distanza inesorabile tra il modello ideale di società - intesa come spazio di valori e garanzie - cui aspiriamo e le effettive condizioni di vita concesse dal sistema nazionale, comprese le specifiche dimensioni locali, a fronte di quell’alto principio di uguaglianza che la stessa Carta Costituzionale, all’art. 3, afferma essere uno dei pilastri fondativi della Repubblica.

Sta proprio nella sovente, e frastagliata, incapacità del “nostro stare assieme democratico” a garantire uguaglianza - di benessere, opportunità, riconoscimenti, beni e servizi - lungo la Penisola, che la cittadinanza partecipata (ovvero la cosciente condivisione dei pesi e delle responsabilità della cosa pubblica) entra in crisi, aprendo pericolosi ambiti di legittimazione a dinamiche “risolutorie” illecite, che prescindono dai valori e dalle garanzie promossi per la tutela, la promozione e la libertà di ognuno di noi.

Significa che, in contesti socio-territoriali particolarmente sfavoriti e disagiati, al malessere dettato dalle ingiustizie della disuguaglianza e alla sostanziale assenza dello Stato, si risponde con crescenti prassi opportunistiche, corruttive e criminali, che finiscono per costringere parti rilevanti delle comunità locali al di fuori dell’alveo della legalità democratica e degli obiettivi di Bene Comune che la compongono.

Come una metastasi tumorale, questo male della democrazia - che può assumere le svariate forme d’illegalità, comunque ascrivibili al fenomeno plurale delle mafie e delle sue collusioni interessate - si espande e penetra anche nelle Regioni a maggiore “coesione” e “tenuta” civica, spesso a partire da vaste infiltrazioni economiche e finanziarie che inquinano e forzano mercati del lavoro in crisi di liquidità o sottoposti a bolle speculative.

Tale capacità d’intrusione e contaminazione mafiosa, anche nei territori considerati “virtuosi” per l’immaginario comune, è determinata non solo dalla forza e dalla sofisticazione raggiunta dalla grande criminalità organizzata, ma anche e soprattutto dall’ancora troppo limitata consapevolezza nelle popolazioni e nelle classi dirigenti locali rispetto ad una minaccia profondamente distruttiva e anti-democratica, che tuttavia non assume al Nord gli stessi tratti di esplicita violenza mantenuti al Sud del Paese.

La recente conclusione dell’iter giudiziario per il cosiddetto Processo Aemilia ha dimostrato, con i suoi pesantissimi capi d’accusa e le sue condanne complessive a centinaia di anni di carcere, come anche l’Emilia-Romagna sia stata gravemente “infettata” dalla piaga mafiosa, e proprio negli ambiti e nelle dimensioni economiche (piccola e media industria, settore delle costruzioni e dello smaltimento rifiuti, comparto turistico-alberghiero, ristorazione, filiera agro-alimentare, strutture sportive,...) alla base del successo e del benessere regionale.

Ciò vale dunque anche per La Provincia di Forlì-Cesena ed è per questo che ci appare urgente allenare la capacità dei singoli e della collettività - a partire dai più giovani che formeranno la società adulta di domani - a riconoscere, a denunciare e a contrastare i comportamenti, le pressioni e le infiltrazioni mafiose, o comunque le manifestazioni propedeutiche ad esse.

A partire da queste considerazioni di base, la Fondazione Roberto Ruffilli (www.fondazioneruffilli.it) ha scelto, in sinergia con l’ASSOCIAZIONE LIBERA (www.libera.it), di declinare il suo pluriennale programma di educazione civica rivolto ai giovani studenti del forlivese, sul tema della difesa democratica contro le mafie: per l’anno scolastico 2022/2023, il percorso #Citizenkit 8 e il workshop Frammenti di futuro 6 lavoreranno allora sullo studio del fenomeno; sui momenti pubblici della sua informazione e della sua memoria (anche in continuità e correlazione con la lunga storia di minacce criminali che ha contrassegnato le vicende italiane, in primis il terrorismo politico); sul contrasto morale, culturale, operativo e giudiziario; sul recupero e la restituzione dei beni confiscati.

Obiettivi e contenuti

Nel suo sviluppo, l’ottava edizione di #Citizenkit si propone l’obiettivo di stimolare l’interiorizzazione dei valori civili e la costruzione di una capacità critico-propositiva nei giovani studenti, proiettando la riflessione in una dimensione di “società promotrice di libertà” in un contesto in cui legalità è sinonimo di strumento democratico nelle mani del cittadino per la propria affermazione e promozione del benessere collettivo.

Impegno professionale e coinvolgimento individuale verranno offerte da protagonisti della lotta alle mafie, attraverso le loro esperienze e le loro proposte per una più intima e condivisa consapevolezza, associandole alla capacità di coinvolgimento spirituale ed emotivo impresso da uno sguardo artistico contemporaneo al problema.

Contro tutte le mafie: l’alternativa democratica delle Istituzioni e della gente comune.

(10 dicembre 2022)

L’esperienza associativa e formativa di Libera, Diritti e Costituzione (Franca Imbergamo e Franco Ronconi)

La parola raccontata per dare anima e volto alla reazione popolare (Carmelo Pecora)

Contro tutte le mafie: La forza della comunicazione.

(31 gennaio 2023)

L’Inchiesta Aemilia e la “risalita della palma”, ovvero la penetrazione delle criminalità organizzate al Nord (Paolo Bonacini)

La parola cantata come urlo liberatore (Cisco)

 

Contro tutte le mafie: Il potere della magistratura.

(febbraio/marzo 2023)

La possibilità di un futuro diverso per i minori di famiglia mafiosa (Roberto Di Bella)

Il racconto televisivo per raggiungere l’intero Paese (Francesco Colella)

Sviluppo e modalità

In continuità con le precedenti edizioni e nello sforzo anche di mettersi al servizio delle istituzioni educative e formative, la Fondazione Ruffilli cerca di proporre un percorso di educazione civica in grado di rispondere a nuovi modelli in sintonia anche con le potenziali esigenze del periodo post-emergenziale: un ciclo di tre incontri attraverso i quali si cerca di offrire strumenti didattici per affrontare il difficile obbligo delle 33 ore annuali. Raccordandosi alla realtà scolastica del momento e alle esigenze organizzative che volta per volta si presenteranno, i singoli incontri potranno essere organizzati in presenza, da remoto, o in forma ibrida utilizzando, ove necessario, gli strumenti già in essere per la didattica a distanza.

Alla ricerca di un alto coinvolgimento delle scolaresche nella realizzazione del percorso, si cercherà di mantenere la consolidata modalità collaborativa con l’intervento e il contributo diretto degli studenti (intermezzi musicali, letture performate, domande di approfondimento, ecc.) lungo tutto il percorso.

Ogni incontro sarà accompagnato da materiale didattico a guida della trattazione.

Calendario

La programmazione degli incontri sarà distribuita tra novembre/dicembre 2022 e febbraio/marzo 2023.

 

Progettualità per l’educazione civica: FRAMMENTI DI FUTURO 6: Il cittadino libero”

Più intima connessione assume quest’anno la realizzazione del workshop principale del progetto, Frammenti di futuro 6: Il cittadino libero”. Gli studenti aderenti al progetto #Citizenkit che sceglieranno di partecipare anche al percorso laboratoriale, approfondiranno dunque in PCTO (Legge 145/2018) - poggiando fattivamente sull’operatività sociale dell’Associazione Libera - la comprensione critica della variegata fenomenologia mafiosa, rendendo immediatamente cogenti le nozioni attraverso metodiche di contrasto materiale e opportunità di recupero di beni confiscati e restituiti all’usufrutto della comunità democratica.

La proposta di PCTO (che, per funzionare appieno, richiede il supporto attivo e costante dei docenti coinvolti, per riuscire a raccordare i momenti formativi degli studenti tra impegni di classe e sedute extra-scolastiche in Fondazione) coniugherà disamina teorica, gioco didattico, bagaglio informativo, confronto personale, dibattito di gruppo, learning by doing, e si articolerà lungo 20/25 ore pomeridiane (10/12 incontri) presso la sede della Fondazione Roberto Ruffilli.

Il gruppo di attività - costituito da un minimo di 5 studenti fino ad un massimo di 15 - sarà seguito dal tutor della Fondazione Ruffilli, prof. Domenico Guzzo, e dal Coordinatore provinciale di Libera, Franco Ronconi.

Maggiormente nello specifico, il percorso pomeridiano condurrà gli studenti in un lavoro di gruppo nel quale apprendimento profondo dei concetti di legalità/illegalità, di “cura” del potere di decisione sul proprio futuro (garantendo accesso ad opportunità, beni e servizi), di salvaguardia dell’equilibrio democratico tra libertà individuale e sicurezza collettiva, verranno messi in dialettica con la conoscenza storica dei principali fatti e delle più gravi dinamiche di mafia nell’intero territorio nazionale. L’esperienza formativa sarà corroborata dall’intervento di contributi esterni legati a testimonianze dirette del terrorismo mafioso (Margherita Asta) e alle più avanzate modalità comunicative del messaggio “anti-mafia” (Sofia Nardacchione), fino ad arrivare alla realizzazione di un elaborato finale, di stampo didattico-giornalistico, da definire nella tipologia in accordo alla sensibilità degli studenti aderenti.

Gli incontri si collocheranno da novembre/dicembre 2022 ad aprile/maggio 2023 e saranno indicativamente così distribuiti e articolati:

  1. 18 novembre 2022 (Domenico Guzzo – Franco Ronconi)
  2. 25 novembre 2022 (Franco Ronconi)
  3. 16 dicembre 2022 (Franco Ronconi)
  4. 10 febbraio 2023 (Domenico Guzzo)
  5. 24 febbraio 2023 (Domenico Guzzo)
  6. 10 marzo 2023 (Margherita Asta)
  7. 17 marzo 2023 (Sofia Nardacchione)
  8. 31 marzo 2023 (Domenico Guzzo)
  9. 21 aprile 2023 (Domenico Guzzo)
  10. 12 maggio 2023 (Domenico Guzzo)

(Le date sono ipotetiche: il calendario sarà verificato e confermato all’inizio del progetto)

 

Il workshop sarà anche il percorso di introduzione e preparazione all’esperienza operativa messa a disposizione dall’Associazione LIBERA. A conclusione del percorso, infatti, sarà proposta (per il mese di GIUGNO 2023) un esperienza operativa presso LA FATTORIA “AL DI LA’ DEI SOGNI” - BENE CONFISCATO “A. VARONE” (Sessa Aurunca - Caserta). L’esperienza porterà gli studenti - attraverso un soggiorno di 5 giorni – “dentro” la realtà di beni confiscati gestiti produttivamente da cooperative sociali. Il costo dell’esperienza è di 180 euro più il viaggio in treno A/R Forlì-Caserta (programma e condizioni sono indicate in dettaglio nell’allegato PROGRAMMA DI MASSIMA PRESSO LA FATTORIA “AL DI LA’ DEI SOGNI”).

La Fondazione Roberto Ruffilli contribuirà al sostenimento del costo con un importo per singolo partecipante che varierà in ragione del numero degli aderenti (indicativamente da 50 a 100 euro).

La eventuale rimanente disponibilità di posti sarà messa a disposizione, senza il contributo della Fondazione R. Ruffilli, degli studenti che avranno preso parte solo al percorso di Citizenkit 8.

Progettualità e Istituzioni

Il progetto, come ogni edizione, contempla il sostegno e il patrocinio delle Istituzioni:

  • Il Patrocinio del Comune di Forlì e dell’Ufficio Scolastico Regionale sarà riferimento per una attiva collaborazione volta al coinvolgimento degli Istituti scolastici cittadini, condividendo anche il significato che la giornata del 16 aprile - anniversario dell’uccisione del Sen. Roberto Ruffilli - assume per la città come segnale di accoglimento dei valori promossi e affermati.
  • Il legame con la Regione Emilia-Romagna e con l’Ufficio Scolastico Regionale, divenuto fondamentale riferimento operativo, si consoliderà attraverso l’adesione al progetto conCittadini 2022/2023 (Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna), nel cui percorso #Citizenkit è da anni inserito.

pdfPROGRAMMA DI MASSIMA PRESSO LA FATTORIA “AL DI LA’ DEI SOGNI”

 

SALARIO MINIMO TRA LEGGE E CONTRATTO COLLETTIVO

 I ricordi vanno al lungo ma motivato dibattito fra le organizzazioni sindacali sulla applicabilità o meno dell’art. 39 della Costituzione: i sindacati venivano registrati se il loro ordinamento interno era su base democratica e i contratti collettivi di conseguenza avevano efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferiva.

Da allora però le vicende della politica, un ruolo più istituzionale ricoperto dai sindacati e un intervento molto significativo della magistratura hanno portato a risolvere il problema dell’efficacia ergo omnes della contrattazione collettiva e ad accantonare il problema dell’attuazione dell’art. 39 della Costituzione. In particolare vanno ricordate la cosiddetta legislazione di sostegno e la giurisprudenza sul carattere obbligatorio e precettivo dell’art. 36 della Costituzione e la individuazione della retribuzione prevista dal contratto collettivo di categoria come quella “proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e, in ogni caso, sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Il mondo di oggi e la società di questi tempi ci presentano però preoccupanti novità tali da porci questi interrogativi:

La politica e il livello culturale della sua progettazione offrono garanzie di positivo approccio ai gravi, pesanti, inquietanti problemi sociali?

Il sindacato ha la capacità di rappresentare il mondo del lavoro e di offrire solidi ed efficaci modelli culturali?

E’ da tenere in considerazione il fenomeno, sempre più diffuso nelle società ad alto sviluppo industriale, delle dimissioni?

Abbiamo pensato a questa storia e a questi problemi quando abbiamo ritenuto di organizzare un incontro sul tema del salario minimo, della legge e del contratto collettivo

 

Venerdì, 16 settembre 2021 - ore 17

Teaching Hub, Campus di Forlì - Aula 2

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PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E COSTITUZIONE

 
Incontro nell'ambito dell'approfondimento sul tema COSTITUZIONE

 

 

  

PDR doppio

 

Incontro nell'ambito dell'approfondimento sul tema COSTITUZIONE

 

Facendo seguito allora alle prospettive di lavoro relative al pensiero politico, storico e giuridico di Roberto Ruffilli, non possiamo evitare un rilevante impegno di studio e di approfondimento sulla nostra Carta Costituzionale.

Alcune riflessioni vanno fatte fin da subito.

Una costituzione, nella sua prima parte rappresenta un notevole salto di qualità rispetto agli altri testi costituzionali contemporanei per quanto riguarda i principi fondamentali, i diritti e i doveri dei cittadini, i rapporti etico sociali e quelli economici (si pensi agli artt. 41,42 e 43 e ai rapporti politici).

Nel contempo va messo in evidenza come soprattutto in questa prima parte la costituzione ci offre una dimensione della vita collettiva che non si limita alla grande dicotomia fra il settore pubblico e il settore privato ma fa riferimento anche a un altro settore che, pur essendo privato, ha una dimensione sociale e finalità collettive.

E’ opportuno in proposito riportare alcune considerazioni sulla carta scritte da Paolo Grossi, già Presidente della Corte Costituzionale, che ne illustrano magistralmente le fondamenta e le notevoli innovazioni (Corte Costituzionale, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato – Il Mulino, 2017).

Però, sia chiaro: non un catalogo di diritti modellati sul soggetto unitario ed astratto della frusta tradizione giusnaturalistica, bensì un contesto organico di diritti e di doveri quale corredo del cittadino comune pensato nella sua esistenza quotidiana; pertanto, non un individuo isolato e solipsistico ma una persona quale creatura relazionale in stretto rapporto con l’altro all’interno di tante comunità, da quella familiare a quella religiosa, politica, sindacale professionale, assistenziale.

Quale breviario giuridico valevole per l’esistenza di ogni giorno, la Costituzione novecentesca non può non avere un contenuto prevalentemente nuovo, e vi parlerà di religione, cultura, scuola, lavoro, economia, salute, paesaggio, ossia di tante dimensioni dell’esistenza colte anche nella loro immersione fattuale.

Riteniamo che questi principi e queste caratteristiche vadano mantenuti; come va mantenuta tutta quella parte della Costituzione che, a partire dalle formazioni sociali dell’art. 2 favorisce ed auspica il formarsi del pluralismo sociale.

Come va considerato e valutato positivamente anche il pluralismo istituzionale della seconda parte della Carta e i principi che di detto pluralismo stanno alla base: il controllo reciproco, la funzione di equilibrio e di intervento nei momento di grande importanza per la vita democratica, la fondamentale e irrinunciabile giurisdizione sulle leggi della Corte Costituzionale.

Non solo, ma anche l’essenziale e irrinunciabile principio dell’autonomia della Magistratura.

Certamente questa offerta soprattutto negli ultimi tempi, di una sorta di “democrazia riflessiva” va resa più rapida e in grado di dare risposte funzionali alla modernità e alla velocità dei cambiamenti dei rapporti sociali.

Al riguardo si pone in questo momento un problema di non poco conto sul quale la debolezza della politica sembra scivolare senza affrontarlo con l’importanza che impone.

Si tratta di una ipotesi di Repubblica Presidenziale che rappresenterebbe non solo una radicale modifica del sistema istituzionale ma un vero e proprio sovvertimento dello stesso.

XXXIV ANNIVERSARIO UCCISIONE

 

 

La Fondazione Ruffilli insieme alle Istituzioni, e alla cittadinanza ricorderà Roberto Ruffilli nel XXXIV anniversario della sua uccisione con due momenti dedicati all’uomo e al suo pensiero:

SABATO 16 APRILE 2022 -Ore 10.30 Corso Diaz 116 - Forlì

Deposizione di corona alla targa in ricordo del Senatore Roberto Ruffilli
alla presenza del Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, dei Familiari
e del Presidente della Fondazione Ruffilli Pier Giuseppe Dolcini.
La deposizione sarà seguita da un momento di preghiera officiato
dal Vescovo della Diocesi di Forlì Bertinoro Livio Corazza.
 
 
GIOVEDI’ 28 APRILE 2022 - Ore 17.00 Fabbrica delle Candele - p.tta Corbizzi, 9-30 - Forlì
 
“RIFORMARE L’AMMINISTRAZIONE ITALIANA. SE NON ORA QUANDO?”
Lectio Magistralis di GUIDO MELIS

# Citizenkit 7 (2021-2022)

 

pdfProgetto Citizenkit 2021-2022

#Citizenkit 2021/22: il "cittadino europeo"

in collaborazione con il Liceo Artistico e Musicale Antonio Canova

 

Nell’ormai lungo percorso sviluppato dalla Fondazione Ruffilli, insieme ai giovani studenti forlivesi, nella ricerca e nell’individuazione critica degli strumenti, degli attributi e dei luoghi attraverso cui sta costruendosi una partecipazione attiva alla “nuova cittadinanza” (sempre più digitale e “connessa”), #Citizenkit 2021-2022 propone di riflettere su scala sovranazionale, recuperando tutta la problematicità e le immense potenzialità della nostra civiltà europea.

A fronte di una inaspettata e disastrosa pandemia - che ha sicuramente segnato un punto di non ritorno per le coscienze planetarie, mettendo al contempo sotto spietato esame la tenuta di valori e di programmi comunitari - la questione di una condivisa gestione “europea” delle nuove sfide globali, capace di agire con una rilevanza di peso e di influenza decisionale almeno prossima alle super-potenze americana e cinese, si è imposta in maniera imperativa.

Tutti quei livelli operativi che si sono dimostrati imprescindibili per l’uscita da una crisi sanitaria che si è sovrapposta ad una pregressa emergenza socio-ambientale (quali: adeguati ordini di grandezza economico-finanziaria, reali possibilità di innovazione tecnologica, significativo avanzamento della ricerca scientifica, effettiva capacità d’imporre criteri di equa accessibilità e redistribuzione di beni, servizi ed aiuti, impellenti esigenze di pianificare a medio e lungo termine prospettive sostenibili), hanno infatti configurazione sovra-statuale, e dimensione necessariamente continentale. Basti pensare al fondamentale ruolo di compensazione e rilancio giocato dal Recovery Fund e dal Green New Deal, o ai tavoli per migrazioni di massa e cooperazione allo sviluppo.

L’ideale di un “umanesimo” e di una cultura europea - suscettibili di risolvere molti dei nostri limiti e dei nostri drammi grazie ad un allargamento degli spazi comuni, ad una condivisione dei saperi e delle risorse, ad un consolidamento pro-attivo dei sentimenti e delle opportunità di fratellanza - ha trovato dignità almeno dal pensiero di Erasmo da Rotterdam (1469-1536), ma è nell’odierno mondo a risorse calanti (e vicino al suo punto di rottura ecologica) che la validità di una “cittadinanza europea” assume la materialità dell’urgenza.

Tanto più che i rimedi e le strade offertici dalla tecnica hanno potenze e valenze crescentemente invasive, e quindi una modalità d’impiego e diffusione che ancor maggiormente rispetto al passato devono legarsi al discorso democratico ed alla cura di principi di giustizia, popolarmente accettati.

In questo ineludibile dialogo mondiale, gli interlocutori sono portatori di interessi di collettività sempre più allargate, che per essere efficacemente rappresentate devono riconoscersi sulle stesse fondamenta, civili, etiche e culturali.

Obiettivi e contenuti

Su tali basi, la settima edizione di #Citizenkit (anno scolastico 2021-2022) si propone l’obiettivo di stimolare l’interiorizzazione dei valori civili e la costruzione di una capacità critico-propositiva nei giovani studenti, proiettando in una dimensione europea di “società aperta” la riflessione sulla cittadinanza attiva e consapevole - apertura di livello continentale ove diventa possibile ritrovare le comuni radici storiche, culturali, giuridiche, economiche e geo-ambientali - e alimentare un pensiero sinergico di largo respiro, capace di affrontare le sfide presenti e future ben al di là delle piccole contingenze nazionali.

All’indomani, quindi, della pandemia e nella complessa impresa del suo superamento, gli esperti e gli intellettuali ospiti della Fondazione Ruffilli, si soffermeranno insieme agli studenti sui seguenti aspetti:

  • Il cittadino europeo di fronte alla sostenibilità etica e strutturale del proprio welfare e del proprio sviluppo, alla luce dello stanziamento straordinario di fondi comunitari per la ripresa (Recovery Fund) e l’innovazione (Green New Deal).
  • Il cittadino europeo tra Identità, mobilità e demografia, di fronte a globalizzazione, multiculturalismo, denatalità e migrazioni di massa.
  • Il cittadino europeo e la comunità dei popoli, all’indomani della Brexit e di fronte alle involuzioni illiberali della “democrature” (le cosiddette democrazie autoritarie).

Sviluppo e modalità

In continuità con le precedenti edizioni e nello sforzo anche di mettersi al servizio delle istituzioni educative e formative, la Fondazione Ruffilli cerca di proporre un percorso di educazione civica in grado di rispondere alle sfide del periodo post-emergenziale: un ciclo di tre incontri attraverso i quali si cerca di offrire strumenti didattici per affrontare il difficile obbligo delle 33 ore annuali. Raccordandosi alla realtà scolastica del momento e alle esigenze organizzative che volta per volta si presenteranno, i singoli incontri potranno essere organizzati in presenza, da remoto, o in forma ibrida utilizzando, ove necessario, gli strumenti già in essere per la didattica a distanza.

Alla ricerca di un alto coinvolgimento delle scolaresche nella realizzazione del percorso, si cercherà di mantenere la consolidata modalità collaborativa con l’intervento e il contributo diretto degli studenti (intermezzi musicali, letture performate, o altro) lungo tutto il percorso.

Ogni incontro sarà accompagnato da materiale didattico a guida della trattazione.

Calendario

La programmazione degli incontri sarà distribuita tra novembre/dicembre 2021 e febbraio 2022: le date saranno concordate con i docenti referenti delle Scuole aderenti.

Progettualità per l’educazione civica

Secondo le finalità e attività fissate dal proprio Statuto, la Fondazione Ruffilli presenta #Citizenkit 7 nell’ambito della sua programmazione attenta all’insegnamento trasversale dell’EDUCAZIONE CIVICA nelle scuole. Accompagnerà #Citizenkit 7 il workshop “Frammenti di futuro”, il seminario che - con uno sviluppo di 20/25 ore pomeridiane in PCTO - prenderà in esame nello specifico un aspetto del tema generale: quest’anno l’approfondimento laboratoriale sarà di natura storica e critico-interpretativa, andando ad occuparsi della genesi, dello sviluppo e della crisi dell’idea di “Europa”, intesa come spazio di civilizzazione comune ed esperienza di “società aperta”, ma anche come odierna Istituzione sovranazionale sottoposta a riconfigurazione e problematico ripensamento.

Questo secondo progetto ed eventuali laboratori collegati a #Citizenkit 7 sviluppati dalle scuole sono concepiti come attuazione di progetti per l’insegnamento della materia, idonei a fornire le competenze trasversali in materia di cittadinanza secondo gli schemi dei PERCORSI TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO (Legge 145/2018).

Contributi/premi

La Fondazione Ruffilli, come già fatto nelle precedenti edizioni di #Citizenkit, potrà prevedere un contributo economico ad ogni scuola aderente a sostegno dell’attività di laboratorio intrapresa e come premio di partecipazione.

Forze in campo

Il progetto contempla il sostegno fondamentale delle Istituzioni:

  • il Comune di Forlì e l’Ufficio Scolastico Regionale saranno il riferimento per una attiva collaborazione volta al coinvolgimento degli Istituti scolastici cittadini, condividendo anche il significato che la giornata del 16 aprile - anniversario dell’uccisione del Sen. Roberto Ruffilli - assume per la città come segnale di accoglimento dei valori promossi e affermati.
  • Il legame con la Regione Emilia-Romagna e con l’Ufficio Scolastico Regionale sarà mantenuto e rafforzato attraverso l’adesione al progetto conCittadini 2021/2022 (Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna), nel cui percorso #Citizenkit è da anni inserito.