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ACLI Circolo "Cittadino"

 
 pdf area 40x17 PROGETTO TECNICO SCIENTIFICO

Oggetto del presente progetto è il recupero, la messa in sicurezza, la catalogazione, la digitalizzazione, l’informatizzazione e la messa a disposizione in libero accesso dell’archivio del Circolo ACLI “Cittadino” di Forlì, 1974-2005.

Archivio dell'ACLI - Circolo cittadino di Forlì

 

Soggetto conservatore

Fondazione "Roberto Ruffilli"

Tipologia

ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico

Condizione giuridica

privato

Contatti

Tel: 0543 26192, Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

FONDO DIGITALIZZATO

https://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ead-str/IT-ER-IBC-AS01361-0000001

Soggetto produttore

Associazioni cristiane lavoratori italiani - Circolo cittadino di Forlì

Estremi cronologici

1975 – 2007

Tipologia

ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico 

Profilo storico / Biografia

Per il presente profilo storico si ringrazia Francesco Gioiello che ha messo a disposizione le bozze di una sua imminente pubblicazione sulla storia del circolo ACLI “Cittadino” di Forlì.. Tali bozze si riportano quasi integralmente, con rare note di redazione.

Anni settanta

Il carattere distintivo del Circolo Acli “Cittadino” dalla sua costituzione, datata 1975, alla fine degli anni Settanta è sintetizzato dalla parola “militanza”, di volta in volta declinata sia come sostantivo – “militanza operativa”, ma anche “militanza viva” – oppure come aggettivo – “antifascismo militante”.
Il “Cittadino” dichiara che si partirà da una Fede da tradurre in impegno concreto (che viene definita “dimensione impegnata della fede”) per raggiungere la “promozione della dignità umana” in ogni campo; per questo, si spazia dall’economia e dal mondo operaio (le Acli sono pur sempre un movimento di lavoratori) al sociale, dalla politica alla cultura. Consci di essere, in quanto cattolici, “tessere piccolissime di un gigantesco mosaico” (vale a dire il Progetto di Salvezza di Cristo), devono operare nel mondo perché non può esservi separazione “tra formazione e azione sociale”.
L’obiettivo del “Cittadino” deve dunque essere la crescita civile e di coscienza, che dovrà passare attraverso una serie di incontri e dibattiti pubblici che iniziano ad essere organizzati con solerzia e costanza: sono 29 nel 1975, 23 l’anno successivo, ben 34 nel 1977 (l’annata più florida, da questo punto di vista, dell’intera storia del Circolo), 21 nel 1978 e 20 nel 1979.

Il primo Direttivo del Circolo ACLI “Cittadino” fu eletto il 3 febbraio 1975. I delegati al Congresso sono: Salvatore Gioiello, Roberto Ragazzini, Giovanni Tassani, Giovanni Vandi, Giancarlo Garoia, Gabrio Furani, Roberto Pinza, come risulta da un quaderno redatto, in qualità di segretario, da Roberto Ragazzini (N.D.R.: Archivio del circolo ACLI cittadino di Forlì, Serie Consiglio direttivo, 1975 b.  2 , fasc.  1).

Il successivo 9 febbraio furono assegnate le cariche:
Salvatore Gioiello (Presidente),
Giovanni Tassani (Vicepresidente),
Giovanni Vasumini (Segretario Organizzativo),
Roberto Ragazzini (Segretario Amministrativo),
Marisa Barzanti (Questione Femminile),
Giancarlo Garoia (Scuola),
Franco Massa (Fabbrica),
Roberto Antonini (Salute),
Roberto Bulgarelli (Tempo Libero),
Roberto Ravaioli (Comunicazione).

Nel 1975 gli iscritti sono 86, nel 1978 raggiungono la cifra di 132 iscritti, il massimo in assoluto nella storia del Circolo. Nella riunione del 12 gennaio 1977, emergono chiaramente le tre direttrici verso le quali si indirizzerà l’attività del Circolo: un primo livello di carattere ecclesiale (con approfondimenti riguardanti la grande tematica dell’evangelizzazione e della promozione umana, nonché la storia della Chiesa), un secondo livello culturale e politico (concernente il movimento cattolico, l’attualità, la fede, la politica, la scuola e il territorio) e, infine, l’ultimo livello, quello di stampa, affidato al potenziamento di Aggiornamenti (che ha raggiunto una tiratura di 550 copie).

Il 2 maggio 1978 si elegge il nuovo direttivo del Circolo e il 7 maggio le cariche, così distribuite:
Roberto Bulgarelli (Presidente),
Giovanni Tassani (Vicepresidente),
Gianfranco Brunelli (Vicepresidente),
Giovanni Vasumini (Segretario Organizzativo),
Roberto Ragazzini (Segretario Amministrativo),
Patrizia Cenci (problemi femminili),
Giancarlo Garoia (problemi sociali e del territorio),
Roberto Ravaioli (rapporti con le comunità ecclesiali),
Salvatore Gioiello (stampa).

Anni ottanta

Gli anni Ottanta si aprono per il “Cittadino” con difficoltà forse inattese: i soci calano clamorosamente (da 132 nel 1978 a soli 54 nel 1980, e addirittura 45 sia nel 1984 che nel 1986, con un massimo di 72 iscritti nel 1982). Nonostante il calo degli iscritti il livello qualitativo dell’offerta culturale e formativa resta assai elevato garantita dai tre Presidenti che si alternano alla guida del sodalizio, vale a dire Roberto Bulgarelli (fino al 1981), Giovanni Tassani (in carica sino al 1986) e da ultimo Massimo Giorgini. I temi portanti degli anni Ottanta sono, principalmente, la religione e la Chiesa, i giovani, la scuola, la formazione e la politica. Ma, su tutti, si erge un argomento inedito rispetto ai primi anni di vita del “Cittadino”: la pace (a cui si collega l’obiezione civile), che di fatto risulta protagonista in almeno otto annate su dieci. Non mancano, poi, intuizioni illuminanti che consentono di proporre temi quali la storia locale, la filosofia, l’etica e il rapporto tra scienza e fede, la natura, l’handicap, l’ecologia, energie alternative, il volontariato, la tossicodipendenza e i movimenti migratori. Ciò sta ad indicare che è l’attualità a dettare un’agenda sempre pronta a recepire quello che sta davvero a cuore alla sensibilità delle persone .
Viceversa scompaiono quasi totalmente le problematiche collegate al mondo operaio e sindacale, la militanza politica e la polemica ad essa collegata, la questione femminile e il tempo libero.
Un problema evidente, per il “Cittadino”, è l’incapacità di reclutare nuove leve in grado di far uscire il Circolo da una crisi che, però, come già detto, non compromette la qualità dei vari cicli di incontri  pubblici organizzati. Invano si procede nel 1984 ad un rinnovamento della veste grafica e all’adozione di una tecnologia al passo coi tempi per “Aggiornamenti”, ancora considerato un contributo fondamentale per il dialogo e la circolazione delle idee. Nel 1986, invece, viene totalmente rinnovato il Consiglio direttivo, con Massimo Giorgini Presidente e Maurizio Fragorzi e Gabriele Garavini Vicepresidenti. Cambia anche, nello stesso anno, la Redazione del periodico del Circolo: nuovo responsabile diventa Andrea Raggi, coadiuvato da Daniela Ponti e Giovanni Vasumini.
Inoltre il decennio vede il “Cittadino” fra i protagonisti della florida esperienza dei “Colloqui Forlivesi” (1983 – 1989). Nel 1983 il “Cittadino”, il Circolo A. Gramsci, il Circolo C. Rosselli, il Centro Studi “Ugo La Malfa” e il Circolo Forlivese Culturale “Adamo Pasini” - in forma federativa - danno forma al progetto pluriennale dei "Colloqui forlivesi": un ciclo di convegni annuali dal 1983 al 1988 denominato “Mythos e Logos” capace di coinvolgere personalità della cultura nazionale e internazionale su temi di grande attualità e impegno filosofico.  (N.D.R.: Si veda Archivio dei Colloqui Forlivesi).

Anni novanta

Per il “Cittadino” la parola d’ordine degli anni Novanta è, di sicuro, scuola, associata a formazione e giovani. Dunque, ulteriore cambio di rotta: la pace, così presente nel decennio precedente, è ridotta ad un paio appena  di apparizioni nel profluvio di attività che il Circolo riesce ad organizzare nel periodo in oggetto. Le conferenze proposte sono oltre 200, a dimostrazione che le difficoltà sempre maggiori – sarà sufficiente ricordare il calo pressoché costante degli iscritti, fino ad arrivare al minimo storico di 29, raggiunto nel 1999 – non fermano il dinamismo del Consiglio direttivo, guidato dal 1991 dal nuovo Presidente Marco Mosti, che prende il posto di Massimo Giorgini, rimasto al timone del sodalizio per cinque anni.
Oltre all’universo giovani, i cavalli di battaglia del “Cittadino” non vanno affatto in pensione  e, perciò, troviamo in una ipotetica  graduatoria di presenze delle tematiche più gettonante la religione e la politica, di fatto ex aequo (praticamente presenti tutti gli anni nel palinsesto degli eventi promossi dal Circolo).
Gli ulteriori argomenti di questo nuovo decennio restano davvero molto staccati, anche se, tra gli altri, si segnala soprattutto il tema sociale, termine onnicomprensivo in cui rientrano il lavoro, il sindacato, ma anche la mafia, la legalità e la giustizia. Un ulteriore spunto di riflessione è offerto dal volontariato, con riferimenti agli aiuti internazionali, alla Somalia e, fatalmente, ad Annalena Tonelli, che proprio in quello stato operava. Ottiene spazio, sia pure limitato, pure la tematica ambientale, al pari della storia locale.
Fa specie, invece, vedere ormai pressoché messo in disparte un tema caldo degli anni Settanta come il sindacato, sulla ribalta solo in due occasioni, la prima nel 1993 e la seconda nel 1995. Stessa sorte tocca all’etica, alla salute, all’accoglienza, alla tossicodipendenza e alla questione femminile; quest’ultima trova spazio soltanto nel 1995 con un incontro dedicato alle donne nella Resistenza.
L’annata più positiva del periodo è il 1996, con ben dieci cicli di incontri pubblici e sei incontri a tema, per un totale di 36 conferenze. Anche Aggiornamenti in quell’anno sembra rifiorire, visto che passa da due sole uscite annuali a quattro. Ma è un canto del cigno, perché lo storico Bollettino cesserà definitivamente le pubblicazioni nel 1999, dopo ben 24 anni di attività.
Preludio a questo triste epilogo era stato il 1997, anno nel quale si erano registrati 45 iscritti (il miglior risultato dal 1994) dei quali, però, uno soltanto aveva meno di 38 anni.
Sono ancora numerosi i personaggi di spicco che vengono invitati a Forlì dal “Cittadino”. Tra i più famosi ricordiamo don Luigi Ciotti, Annalena Tonelli (entrambi ospiti nel 1991) e Antonino Caponnetto (1993). Vanno ricordati anche Guido Sarchielli (ordinario di psicologia del lavoro all’Universitàdi trento e, poi, di Bologna) ed Emanuela Cocever (ricercatrice del Dipartimento Scienze dell’Educazione dell’università di Bologna) per il 1990; Roberto Cartocci (Università di Bologna) e Franco Boiardi (storico) per il 1991; Padre Giuseppe Arrigoni e Padre Gino Foschi (missionari) e Walter Maraschini (docente) per il 1992; Bruno D’Amore (matematico), Zoltan Dienes (matematico ungherese), Dino Giovannini (ordinario di Psicologia all’Università di Modena e Reggio Emilia), Nicola Cuomo (educatore e professore all’Università di Bologna) e Michele Leoni (magistrato) per il 1993; Bernard Beck (esperto di formazione) per il 1994; Giancarlo Cerini (ispettore Miur) e Roberto Maragliano (docente di Tecnologia dell’Istruzione, Università di Roma), Luigi Capucci (Università di Udine), Maurizio Matteuzzi (Università di Bologna), Paolo Zurla (Università di Padova), Alessandro Stanzani e Michele La Rosa (Università di Bologna) per il 1995; Patrick Mc Carthy (Johns Hopkins University Bologna), Leonardo Altieri (Università di Bologna e Carlo Lucarelli (scrittore, presente anche nel 1999) per il 1996; Rocco Ronchi (Università di Bologna), Giovanni Matteucci (Università di Bologna), Edo Polidori (Sert Faenza) e Pierluigi Moressa (medico psichiatra) per il 1997; Everardo Minardi (Università di Bologna e, oggi, di Teramo), Riccardo Prandini (Università di Bologna) e Alessandro Mancini (Associazione Nazionale Magistrati, procuratore di Ravenna) per il 1998; infine, Antonio Frati (Università di Bologna) e Attilio Monasta (Università di Firenze) per il 1999. (Si veda: Archivio del circolo ACLI cittadino di Forlì, Serie Convegni, seminari e iniziative , 1975 – 2007)

Anni duemila

Gli anni Duemila, pur mantenendo centrale il tema religioso (a cui viene dedicato almeno uno specifico ciclo di conferenze ogni anno), pongono in vetrina un altro argomento in precedenza poco trattato: la giustizia, a cui tra l’altro si riserva uno dei primi cicli di incontri pubblici dell’anno 2000.
Nelle annate successive si sarebbe poi parlato di diritto (2002), di magistratura (2003), di Costituzione e di legalità (2006) e, infine, di sicurezza sul lavoro (2007); quest’ultimo convegno segna, di fatto, il termine definitivo dell’attività del “Cittadino”, quasi a dimostrare che tale tematica costituisce in tutta evidenza un elemento considerato portante per il Consiglio direttivo. Non a caso, dunque, nel corso dell’abbrivio del nuovo millennio è proprio un magistrato, Gian Carlo Caselli, l’ospite più illustre ad aver calcato la scena forlivese in occasione di un convegno tenutosi, nello specifico, il 27 maggio 2006.
A rappresentare una vera criticità è il numero degli iscritti, ormai stabilmente ridotti a meno di una trentina, ma il colpo imparabile che di lì a poco avrebbe causato lo scioglimento del Circolo è costituito dalla morte di Roberto Ragazzini, avvenuta il 19 settembre del 2005. Segretario amministrativo e anima del “Cittadino”, Ragazzini era  il collante insostituibile, l’indefesso e umile orditore di ogni attività svolta. Tale ruolo gli viene riconosciuto dallo stesso Presidente Mosti, che ricordandolo in una sua lettera indirizzata ai soci lascia intendere che, senza di lui, sarebbe stato molto difficile (o, per meglio dire, impossibile) proseguire il lavoro intrapreso ormai da trent’anni.
Ancora una volta, però, se si vanno ad analizzare gli eventi culturali promossi dal “Cittadino” si rimane stupiti per la loro copiosità e qualità. Sei cicli di incontri pubblici nel 2000, sette nel 2001, cinque nel 2003, ma è il 2002 l’anno più prolifico per le conferenze proposte alla città. Ancora nel 2004, Ragazzini ha la forza di inviare alle varie testate giornalistiche locali una cinquantina di comunicati stampa, per pubblicizzare i sedici convegni organizzati nell’annata.
Entrando nello specifico, oltre alla religione e alla giustizia i temi trattati sono, come al solito, assai vari. Si va dalla scuola (sempre ben in vista) alla politica, dal sociale all’ambiente (che trova sempre più spazio in relazione al crescente problema dei rifiuti, ma anche delle energie rinnovabili), per arrivare poi all’etica e alla bioetica, all’immigrazione, al lavoro, alla storia locale e, da ultimo, alla pace e alla sanità.
Tra i relatori più importanti ricordiamo: Lucio Picci (docente dell’Università di Bologna), Carlo Sorgi e Stefano Celli (entrambi giudici del Tribunale di Forlì) e Alberto Pazzi (giudice del tribunale di Pesaro) nel 2000; Vittorio Capecchi (Università di Bologna) e Antonio La Forgia (allora Presidente della Regione Emilia Romagna) nel 2001; Roberto Pinza (attuale Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì) e Laura Bianconi (senatrice) nel 2002; Fosco Foglietta (Direttore generale USL Ferrara) nel 2003; Giovanni Maroni (storico) nel 2004; Gianluigi Salvador (WWF Veneto) nel 2005; Paolo Martini (giornalista del “La Stampa”) nel 2006; Antonio De Filippo (Direttore provinciale INAIL Forlì-Cesena) nel 2007. (N.D.R.: Archivio del circolo ACLI cittadino di Forlì, Serie Convegni, seminari e iniziative, 1975 – 2007).

COPYRIGHT, tutti i diritti riservati all’autore.

Tipologia del livello di descrizione

Fondo

Estremi cronologici

1971 - 2007

Metri lineari

2

Consistenza

bb. 17; audiocassette  316

storia archivistica

Il nucleo principale dell’archivio, a seguito della chiusura del Circolo, è rimasto in capo alla vedova di Roberto Ragazzini, principale animatore di questa esperienza, la quale lo ha depositato presso la Fondazione Ruffillli di Corso Diaz a Forlì

Le carte, al momento del presente riordino erano collocate sommariamente in ordine cronologico in circa 50 cartelle. Si trattava di un riordino successivo alla formazione dell’archivio, probabilmente fatta dall’ultimo presidente e conservatore delle carte, Roberto Ragazzini, il quale aveva strutturato, all’interno di ogni anno, le carte in sottofascicoli così nominati:

    • Iniziative interne
    • Iniziative esterne
    • Tesseramento
    • Vita interna
    • Gite e viaggi
    • Convegni
    • Rassegna stampa

Oltre alle cartelle in ordine cronologico era presente documentazione sparsa (circa 0,5 metri lineari), la serie rilegata del periodico “Aggiornamenti” edito dal Circolo e 316 audiocassette con le registrazioni audio delle iniziative pubbliche svolte dal Circolo.

ambiti e contenuto

Il fondo si compone delle carte prodotte e raccolte dal Circolo ACLI “Cittadino” di Forlì. Sono presenti inoltre carte prodotte durante esperienze precedenti la costituzione formale del Circolo, ma ritenute parte integrante dell’archivio in quanto propedeutiche alla formazione del circolo stesso e rappresentative dei suoi protagonisti:

Serie: Documentazione antecedente la costituzione del Circolo "Cittadino", 1971 - 1975 

  • Sottoserie: Centro studi Informazione, documentazione, ricerca - IDR, 1971 - 1974 
  • Sottoserie Gruppo di sostegno forlivese alle riviste COM - Nuovi Tempi, IDOC, Il Regno, 1974 - 1975
  • Sottoserie Sinistra ACLI di Forlì, 1973 - 1975 

Le serie più voluminose e complete sono quelle relative alle iniziative esterne del circolo, a testimonianza della propensione al fare ed all’essere fisicamente nella società, che ha caratterizzato principalmente la vita del Circolo:

  • Serie: Convegni, seminari e iniziative, 1975 - 2007
  • Serie: “Aggiornamenti”, periodico edito dal “Cittadino”, 1974 - 1998
  • Serie: Rassegna stampa (riferita all’attività del circolo), 1975 - 2006

Altrettanto significativa risulta la serie della corrispondenza, che attesta la fitta rete di relazioni e attività del Circolo. L'orientamento alla vita sociale, qui rivolto verso i soci, è testimoniato, assieme al tesseramento, dalla documentazione inerente l‘organizzazione delle numerose gite e dalla volontà di conservarne memoria:

  • Serie:  Carteggio, 1975 - 2004 
  • Serie:  Tesseramento, 1975 - 2004 
  • Serie:  Gite sociali, 1982 - 2002

Meno voluminosa, lacunosa e frammentaria risulta la documentazione prodotta dagli organi interni al circolo: 

  • Serie: Consiglio direttivo, 1975 - 2004 
  • Serie:  Assemblea dei soci, 1975 - 1991 
  • Serie:  Congressi nazionali ACLI, 1988 - 2004 
  • Serie:  Congressi regionali ACLI Emilia Romagna, 1975 
  • Serie:  Congressi provinciali ACLI, 1976 - 2004 

Completa il fondo la documentazione relativa alla gestione autonoma del bilancio, spesso in rosso a causa delle scarse entrate, come ben testimoniato:

  • Serie:  Contabilità e bilancio, 1975 - 2004 
  • Serie:  Richieste di contributi, 1993 - 2004

criteri di ordinamento

Non essendo riconoscibile l’originaria stratificazione delle carte si è scelto di procedere con una ricognizione e schedatura analitica dell’archivio per poi procedere a formalizzare una struttura archivistica in base all’analisi dell’organizzazione e dell’attività interna ed esterna del Circolo “Cittadino”. Quest’ultima attività, inoltre, ha permesso da una parte, di individuare e trattare documentazione precedente alla formazione del “Cittadino” ma ritenuta comunque affine ad esso, in quanto espressione di esperienze propedeutiche alla formazione del “Cittadino” stesso, confluita nella sottoserie di "Documentazione antecedente la costituzione del Circolo":

  • Centro studi Informazione, documentazione, ricerca – IDR, 1971 - 1974;
  • Sinistra ACLI di Forlì 1973 - 1975.
  • Gruppo di sostegno forlivese alle riviste COM - Nuovi Tempi, IDOC, Il Regno 1974 - 1975;

Dall’altra parte ha permesso di isolare un cospicuo nucleo documentale riferito a una realtà inerente, ma collaterale al “Cittadino”, che ha dato vita a un archivio aggregato:

  • Archivio “Colloqui forlivesi”, 1983 – 1989
Stato di conservazione

buono

 


Archivio dei Colloqui forlivesi

Soggetto conservatore

Fondazione "Roberto Ruffilli"

Tipologia

ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico

Condizione giuridica

privato

Contatti

Tel: 0543 26192, Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

FONDO DIGITALIZZATO

https://archivi.ibc.regione.emilia-romagna.it/ead-str/IT-ER-IBC-AS01452-0000001

Soggetto produttore

Colloqui forlivesi

Estremi cronologici

1983 – 1989

Tipologia

ente di cultura, ricreativo, sportivo, turistico 

Profilo storico / Biografia

Nel 1982 una lettera indirizzata al Sindaco e all'Assessore alla cultura del Comune di Forlì preannunciava la volontà di alcune associazioni di organizzare a cadenza annuale iniziative culturali di ampio respiro. La lettera era firmata da Paolo Temeroli per il Circolo Antonio Gramsci, Igino Zavatti per il Circolo Carlo Rosselli, Giovanni Tassani per il Circolo ACLI Cittadino[1].
Nel 1983 gli stessi firmatari  – a cui si era aggiunto il Centro Studi “Ugo La Malfa” e il Circolo Forlivese Culturale “Adamo Pasini” – diedero forma al progetto pluriennale "Colloqui forlivesi" con l'intenzione di promuovere “in una situazione locale di deprivazione e stasi culturale, ricerche, riflessioni e confronti di rigore scientifico certo e di interesse locale e nazionale".

L’intento era creare un riscontro culturale locale, in cui si riattivassero i circuiti culturali per la città di Forlì e le sue generazioni più giovani, recuperare significative memorie locali disperse nel più ampio e necessario confronto con “i segni del trapasso globale di cultura e civiltà”, a definire l'identità e il futuro di Forlì.  E questo andava fatto evitando – si specificava - progetti culturali di pura sovra imposizione (i “megaconvegni”), o attività di carattere salottiero, circoscritte o meno, o iniziative localistiche di vago sentore folcloristico[2] .
Il ciclo di conferenze dei “Colloqui forlivesi”, secondo l'impostazione originaria, affrontò di anno in anno tematiche specifiche che prevedevano seminari propedeutici coinvolgenti di volta in volta studenti universitari, delle scuole medie superiori, intellettuali locali e il generale pubblico degli interessati.
A questo scopo i circoli promotori si associarono in forma federativa, assumendo la veste di "Comitato istitutivo di annuali Colloqui Forlivesi" con segreteria presso il Consorzio provinciale di pubblica lettura e la costituzione di un Comitato scientifico, di cui faranno parte, fra gli altri, Massimo Cacciari, Edoardo Benvenuto, Carlo Sini, Francesco Barone, Paolo Flores D’Arcais, Sergio Quinzio.
Il pluralismo che sottintendeva l’istituzione dei Colloqui, formato da realtà culturali e politiche di provenienza a volte molto diversa, comportò sempre la scelta di una tematica comune sia per il programma pluriennale che nella predisposizione di ogni programma annuale. A questo scopo i circoli fondatori dei “Colloqui forlivesi” si trovarono d’accordo nell’individuarlo in “Mythos e Logos” - titolo del primo programma, che “rappresenta il quadro fondamentale di ogni dialettica culturale e problematica scientifica”[3].

“Colloqui forlivesi” dal 1983 al 1988 portò a termine il suo primo ciclo di convegni denominato appunto “Mythos e Logos” declinato nei seguenti incontri annuali: 

- "Mythos e Logos" – 1983

- "Comunicazione e informatica" – 1984

- "I segni del pensiero" – 1984

- "Melange: la ricombinazione delle teorie. Il caso della biologia" – 1984

- "Il sacro e la tecnica" - 1985 e 1986

- "Presente e futuro della politica" - 1987 e 1988

Parallelamente, dal 1985 nell'ambito dei “Colloqui Forlivesi” si costituì un gruppo di ricerca sul tema "Forlì tra vecchi e nuovo", con l'intento di far progredire la conoscenza della realtà locale, partendo dal passato per giungere a considerazioni sul presente e futuro della città di Forlì. Il progetto si configurò come una ricerca interdisciplinare, centrata su tre aree fondamentali:

- linguistico  

- culturale, architettonico

- urbanistica; storiografica.

Il progetto, si concretizzò in alcuni incontri pubblici e nella realizzazione di una mostra dal titolo “Una città ancora di mattoni” sul ruolo tecnologico e culturale che ha rivestito il mattone nella evoluzione storico – urbanistica della città di Forlì, e nella pubblicazione del relativo catalogo.[4]

Esaurito il primo ciclo di conferenze i “Colloqui forlivesi” perdettero improvvisamente la propria forza propulsiva. Così come il gruppo era sorto nel 1983, senza una formalizzazione, cessò l’attività nel 1988.

Note:

[1] Archivio dei Colloqui Forlivesi, Serie Carteggio, 1982 – 1989, b.  2 , fasc.  4

[2] Si veda: Relazione programmatica del 3 luglio 1984 indirizzata all'Assessorato alla cultura del comune di Forlì in Archivio dei Colloqui Forlivesi, Serie Carteggio, 1982 – 1989,  b.  2 , fasc. 6.

[3] Archivio dei Colloqui Forlivesi, Serie Carteggio, 1982 – 1989, b. 2, fasc. 5.

[4] La mostra si tenne a Palazzo Albertini, 22 febbraio - 9 marzo 1986. Il catalogo: M. FOSCHI, O. PIRACCINI (a cura di), Città ancor di mattoni. Idee per un museo, Imola, Galeati, 1986.

 

Tipologia del livello di descrizione

Fondo

Estremi cronologici

1982 - 1989

Metri lineari

0,30

Consistenza

bb. 2

storia archivistica

Le carte raccolte e prodotte dai “Colloqui forlivesi” sono state acquisite dalla Fondazione Ruffilli assieme all’archivio del Circolo ACLI “Cittadino”, da cui sono state isolate e descritte come archivio aggregato. Al pari delle carte del “Cittadino” queste erano rimaste alla vedova di Roberto Ragazzini, principale animatore di questa esperienza, la quale nel 2020 le ha depositate presso la Fondazione Ruffillli di Corso Diaz a Forlì.

ambiti e contenuto

Carte prodotte e raccolte dai “Colloqui forlivesi” di Forlì dal suo concepimento (1982) fino al suo esaurimento nel 1988.
Proprio in ragione del suo essere promotore di incontri culturali aperti al pubblico la maggior parte della documentazione è conservata nella serie dei “Convegni” dal 1983 al 1988 e in quello del “Carteggio” in cui è conservata la corrispondenza con i relatori e lo sforzo organizzativo e propagandistico degli eventi.
La mancanza di una struttura formalizzata giustifica l’assenza di serie inerenti gli organi e l’organizzazione interna dei “Colloqui forlivesi”.

criteri di ordinamento

Le carte, al momento del presente riordino erano condizionate in cartelle senza un apparente ordine e prive di strumenti di ricerca a loro interno. La successiva schedatura e analisi del profilo del soggetto produttore ha permesso di ricondurre la documentazione alle seguenti serie:

    • Convegni, 1983 - 1988 
    • Carteggio, 1982 - 1989
    • Protocolli della corrispondenza, 1984
    • Documentazione di carattere contabile, 1985 - 1989

Stato di conservazione

buono